Nichelino

Secondo una sorta di battuta diffusa in Piemonte, Nichelino (48.000 abitanti circa) è da sempre città di scarso valore. Questo deriva dalla possibile origine del nome: Nichelino deriverebbe infatti dal latino Nihil locus, cioè luogo da nulla o terra del nulla. Secondo questa ipotesi, in origine la città sarebbe nata come centro piccolo, posto nelle paludi tra Po e Sangone. Tuttavia, tale ipotesi è da tempo considerata errata. E’ stata infatti ritrovato un registro del 1278, riportante le tasse applicate a diverse zone, tra cui appunto quella dell’attuale Nichelino. Tale regione veniva chiamata Donaya e veniva considerata be urbanizzata e ricca, dotata di boschi e campi coltivati. In base a quanto riportato, tale zona aveva rendite fiscali che, seppur inferiori a quelle di altre, erano comunque di buon livello. A questo punto, diventa dominante l’ipotesi di Dante Oliveiri. Secondo lo studioso, Nichelino (Nichelinum) deriverebbe da Nicolino, nome proprio diminutivo di Nicola, da un abitante od una famiglia considerata importante. Nella storia della città, si ricorda poi l’assedio nel 1706. Quando Torino viene attaccata dai francesi, Nichelino onora il patto di fedeltà, inviando alla città uomini e mezzi. Per ritorsione, truppe francesi assediano la città. Vista la sproporzione delle forze in campo, Nichelino invoca l’aiuto di San Matteo. I soldati transalpini vengono respinti, e da quel momento San Matteo diventa centrale per la fede dei locali. Visitando la Nichelino di oggi, si può così attraversare il Parco Boschetto. Quest’area verde è quanto rimane del Castello di Miraflores (oggi distrutto) e si unisce a due grandi parchi di Torino il Sangone ed il Colonnetti. Nasce così un polmone verde di 600.000 mq dove il piacere della passeggiata si unisce alla scoperta della flora e della fauna.

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