Novi Ligure

Posta al confine tra Piemonte e Liguria, Novi Ligure (20.000 abitanti circa) è al centro di una controversia tra storici, legata al nodo delle origini. Infatti, alcuni ricercatori fanno risalire la città alla fine dell’impero romano, quando gli abitanti della vicina Libarna abbandonano la loro città distrutta dai barbari. In cerca di rifugio, i profughi fondano una nuova città, Curtis Nova, la Novi Ligure odierna. Altri respingono tale idea, e danno alla città un’origine medioevale. Novi sarebbe così nata in seguito ad una fortificazione a nove castelli, da qui Nove (nel Medioevo) e l’attuale Novi Ligure. Indiscutibilmente, il monumento più significativo del centro è il Castello. Costruito nel Primo Medioevo da un feudatario locale (secondo alcuni su ordine dell’Imperatore Barbarossa), il castello viene poi controllato dai Visconti e dalla Repubblica di Genova, che ne potenziano la struttura difensiva. Nell’ambito delle guerre delle potenze straniere in Italia, il Castello viene così occupato dagli austriaci nel 1746 e poi dai genovesi, nel 1797. Gli ultimi occupanti sono i francesi, che ne distruggono gran parte. Così, oggi rimane in piedi solo la torre, insieme a parte delle antiche mura di cinta. Data la sua centralità della storia locale, non sorprende come il Castello sia al centro di una leggenda. Questa è centrata su un cavaliere senza testa: dall’aspetto di un antico guerriero, il fantasma compare di notte, gira intorno alla Torre e poi scompare. Meno occulto, ma molto elegante è il Centro Storico. Questo vanta le antiche ville, fatte costruire dalle ricche famiglie genovesi tra il 1600 ed il 1700, generalmente pensate come centri di villeggiatura. Tra le più interessanti, si possono citare Palazzo delle Piane, Palazzo Negroni. Forse, la Villa più importante è La Marchesa: tale edificio, creato alla fine del 1700, è oggi monumento nazionale.

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