Parco Nazionale del Gran Paradiso

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è stato il primo parco istituito in Italia. È un ambiente di tipo alpino e si trova a cavallo tra Piemonte e Valle d’Aosta. La storia del parco Gran Paradiso è legata a un animale, lo stambecco e al re Vittorio Emanuele che dichiarò questa area Riserva Reale di Caccia, salvandolo dall’estinzione, la donò allo Stato italiano pretendendo che in questa area venisse creato un parco nazionale. Lo stambecco è la specie più caratteristica della zona ma ci sono anche caprioli, cervi, cinghiali e nelle zone alte c’è presenza di lepre bianca, camoscio alpino, pernice bianca, marmotta e aquila reale. Ci sono stati molti conflitti e incomprensioni tra il parco e la popolazione locale fino a che non si è capito che il parco rappresentava un’occasione di rilancio e di sviluppo per questa zona. L’ambiente tipicamente alpino, i ghiacciai e i torrenti hanno modellato queste montagne creando le attuali vallate.

Qui si trovano abeti rossi, pini e più raramente all’abeti bianchi.  Particolare è la presenza della Cinquefoglia di Pensilvania e dell’erba storna di Thomas presente solo in Nord Africa. Dio notevole importanza botanica è la presenza  della stella alpina. Questa terra propone un’offerta culinaria legata inscindibilmente al territorio, molto esclusiva e forse influenzata dai gusti francesi. I prodotti principali sono selvaggina e formaggi, proposti con mille varianti. La cucina valdostana è caratterizzata dalla presenza di molte zuppe e sughi di carne cucinati con diverse varianti con aggiunta di latte e formaggi fusi. Anche la pasticceria è influenzata dalla tradizione francese. Si pensi al  classico Mont Blanc con castagne e cacao ed una montagna di panna montata o alle crostate, che rappresentano una vera e propria delizia, con le confetture a base di frutti di bosco, mirtillo, e lampone.

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