Alba

Cuore delle langhe Alba (31.000 abitanti circa) ha una storia lunga ed interessante. Forse, il momento di sviluppo maggiore è il Medioevo: gli abitanti mettono a frutto il benessere economico ottenuto grazie ai commerci, dotando la città di monumenti e palazzi. Come accade a numerose città d’Italia, il bello ed i luoghi d’interesse di Alba sono concentrati nella parte più antica della città. Attraversandolo, si notano edifici come il Palazzo degli uffici giudiziari, creato dagli architetti Isola e Gabetti, sorta di enorme opera d’arte moderna nata dalla pietra di Langa. O come Via Cavour, sorta d’immersione nella città medievale, con l’Istituto Magistrale, costruito sulle fondamenta della Chiesa di San Francesco, la Casaforte Riva e la Loggia dei Mercanti: tre grandi archi esterni al di sotto del livello della strada e tre arcate minori. Per i locali, hanno particolare importanza le due chiese di Via Vittorio Emanuele, considerate quasi due sorelle della fede. La prima è la Chiesa di Santa Maria Maddalena, una volta sede delle monache domenicane ed antica sede di pellegrinaggi, in cerca di grazia dalla spoglie della Beata Margherita di Savoia. L’altra è la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, che i primi cristiani albesi edificarono sui resti di edifici romani. Infatti, durante la ristrutturazione del 1760 voluta da Carlo Emanuele, vennero alla luce parte delle antiche mura romane, un mosaico a tessere bianche e nere, ed un medaglione con il volto dell’imperatore Marco Aurelio. Religione a parte, Via V. Emanuele è considerata anche il centro della movida e del passeggio, chiamata affettuosamente Via Maestra per l’importanza percepita. E, se non bastano bar e vetrine, vi sono anche palazzi importanti, dai diversi stili architettonici. Ecco allora la particolare Casa Fontana, con il suo Fregio rinascimentale raffigurante una scena di festa, con suonatori, dame e cavalieri che si divertono e danzano.

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