Caratteristiche fondamentali dei “Prestiti Personali”

Nel gergo della prassi creditizia, quando ci si riferisce ai prestiti personali, anziché al mutuo (di norma anch’ esso tra i prestiti), si vogliono richiamare all’attenzione alcuni caratteri distintivi:

–          Innanzitutto, la durata, solitamente, non si estende oltre un certo termine (5 anni)

–          Il tasso applicato  è fisso, salvo eccezioni (personalizzazioni su misura)

–          La somma stanziata rientra in un intervallo che va dai 2000 euro a max 30.000 euro

–          L’attenzione all’età è un po’ una costante anche per le altre categorie di prestito. Non dovrebbe, comunque, oltrepassare i 70 anni. Ma ciò dipende dall’istituto concedente il credito, che potrebbe richiedere un garante

–          La valutazione del merito creditizio, nonché l’analisi delle banche-dati per accertarsi dell’assenza di problemi e/o fattori aumentanti la rischiosità del cliente, dipende da istituto di credito ad istituto di credito. I tempi di conservazione dei dati sullo stato di cattivo pagatore sono solitamente 1-2 anni, ed a partire dalla regolarizzazione del relativo pagamento. La richiesta prematura eventuale di cancellazione non riguarda le informazioni negative ma unicamente quelle positive, che non conviene eliminare.

–          I “prestiti personali” non rientrano nella categoria dei prestiti finalizzati

Con l’avvicinamento di una maggiore fetta di mercato alla rete, si è verificata, di conseguenza, l’offerta, a condizioni migliori, visti i ridotti costi burocratici, di piccoli prestiti online. Assicurarsi, però, sempre dell’attendibilità dell’offerente. Non sono pochi i casi di denunzia per frode creditizia per violazione delle norme in tema di trasparenza. Inoltre, Internet è diventato anche il mezzo per utilizzare i dati personali di altre persone nella richiesta di un finanziamento. Attenzione a lasciare con troppa facilità i propri dati personali (necessita la garanzia della privacy). Molti istituti di credito si sono tutelati richiedendo garanzie addizionali, volte a verificare che il richiedente non sia un prestanome.

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